Por el analfabeto a quien escribo
Useppe è stato il primo.
Un amore folgorante e stravolgente, quasi come quello di sua madre.
Arturo, la cui adolescenza violenta, aspra e solitaria come l’isola in cui vive, è venuto dopo.
Per entrambi i romanzi della Morante non è sufficiente una lettura: troppo fisici, troppo carnali per riuscire a far spazio a tutto quello che le parole non dicono e le trame nascondono.
E forse per comprendere appieno Elsa Morante è necessario partire dall’inizio, dai suoi primi scritti, come ci viene suggerito da Stefania Fabri sul numero 98 di Liber, dedicato a Elsa Morante (Santi, Sultani e Gran Capitani).
Stefania Fabri ci invita a riprendere in mano l’opera di questa grande scrittrice, partendo dall’attenzione precipua che aveva per l’infanzia e l’adolescenza.
Spunto del pezzo è stata la mostra realizzata lo scorso anno dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in occasione del centenario della nascita di Elsa Morante.
Per quanti hanno mancato quest’appuntamento consigliamo il catalogo della mostra. Qui trovate le indicazioni per acquistarlo.
Agata Diakoviez
La rivista Liber la trovate in vendita nelle librerie dell’Associazione delle Librerie Indipendenti Ragazzi.