La fonte magica
La prima settimana di agosto è proprio il culmine dell’estate, il culmine di tutto l’anno come, al luna park, il seggiolino più alto di una ruota panoramica quando si ferma un attimo nel suo giro. Le settimane che la precedono sono soltanto un’ascesa dal tepore primaverile, e quelle che la seguono un brusco salto nel freddo dell’autunno, ma la prima settimana d’agosto è immobile, e calda. Ed è anche stranamente silenziosa, con scialbe aurore bianche e mezzogiorni abbaglianti, e con tramonti imbrattati di troppi colori. Spesso, la notte, c’è un lampo, che però freme da solo, senza che il tuono o una pioggia liberatrice lo seguano. Sono giorni strani e soffocanti, i giorni di canicola, quando si è spinti a far cose di cui ci si pentirà sicuramente in seguito… A mezzogiorno, Winnie Foster, alla cui famiglia il bosco di Treegap apparteneva, perse infine la pazienza e progettò di scappare di casa.
Gli immortali, Natalie Babbitt, Mondadori
La piccola Winnie è la protagonista di uno dei più bei libri per ragazzi; la sua storia, scritta da Natalie Babbitt, fu pubblicata negli USA nel 1975, e in autunno con un’edizione speciale Rizzoli, ne celebra il quarantesimo anno di pubblicazione.
In Italia il libro ha avuto due diverse edizioni: nel 1991 nella collana Gaia Junior edita da Mondadori nella traduzione di Francesca Cavattoni, con il titolo Gli immortali, e nel 2012, per la Rizzoli nella Bur Ragazzi, con un titolo diverso, ossia, La fonte magica, e una traduzione a cura di Beatrice Masini.
La Babbitt, a cui la nostra associazione aveva assegnato nel 2014 il premio Orbil per La luna non si compra, racconta di bambini che riescono a diventare grandi senza lasciarsi corrompere dal cinismo e dalle paure degli adulti.
Si diventa grandi quando si riesce a scegliere, quando si percorre una strada che ci avvicina alla fonte magica, e pur avendo a disposizione tutto si è in grado di capire che tutto è nulla senza lo scorrere della vita.
Agata Diakoviez